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Fernando Ferroni |
Fernando Ferroni era un liutaio di Borgo Allegri, la zona più popolare di Firenze, allievo del liutaio garibaldino Valentino De Zorzi, era un uomo possente e caratterialmente combattivo. Pare che avesse svolto in giovane età attività sportiva grazie alla sua forza (lancio del disco) e che fosse un calciante, sfoggiava due baffoni lunghi e folti. Le storie che lo vedono protagonista sono tante e al limite della leggenda. Pare che quando aveva il dubbio che in un concorso ci fossero stati strani giri di clientele per cui era stato escluso, cazzottasse tutta la giuria, una volta furono fatte venire due guardie regie a difesa e lui cazzottò anche quelle. Morale un premio per il Ferroni saltava sempre fori. Una volta spenzolò da un ponte sull'Arno un gerarca in uniforme finché questo non gli disse che era più forte lui. Era solito provare nuovi tipi di legno perché diceva: Quelli di Cremona sembran tutte persiane! ha vinto anche una Triennale e i suoi strumenti sono esposti a Cremona nel museo Stradivari. E' anche uno dei liutai del 900 che è stato pubblicato sull'Hamma. Morì senza lasciare eredi, anche se si narrava che la figlia di un oste della zona fosse figlia sua ma queste son solo maldicenze. Morì nel 1948 di un male incurabile e quegli stronzi della triennale gli scartarono lo strumento col quale aveva partecipato appena quattro o cinque mesi prima della fine. Pare che quando il vecchio Dario Vettori gli disse: Che carogne! Ci sarebbe da andare lassù e cazzotargli tutti, eh Fernando? Lui rispondesse: E c'avevo già pensato, ma ormai un ce la fo più. Di lui era famosa la frase: Quando devo fare ai cazzotti uno solo un mi basta, mi ce ne vol due! La scuola di liuteria toscana Fernando Ferroni di Sesto Fiorentino vuol rendere omaggio alla sua figura. |